Recupero Propriocettivo

L'equilibrio al centro del corpo

La rieducazione propriocettiva è una riprogrammazione neuromotoria ottenuta attraverso specifiche stimolazioni dell’intero sistema neuro-motorio.


Occorre considerare che, quando siamo in presenza di un trauma, le lesioni anatomiche interessano anche i recettori sensoriali con conseguente alterazione dei meccanismi propriocettivi ossia della “lettura” dello spazio circostante, da parte dei recettori, e della trasmissione delle informazioni alle strutture nervose centrali; le conseguenze pratiche saranno carenza/distorsione della coscienza della posizione nello spazio delle varie parti del corpo e della loro coordinazione nel movimento.

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D’altra parte anche per ottenere la massima efficienza nelle prestazioni sportive e nei gesti quotidiani, è indispensabile un ottimale “controllo” neuro-muscolare-articolare. Rieducare i riflessi propriocettivi risulta fondamentale, oltre che per fini riabilitativi, anche per le performance sportive e come prevenzione in generale. Essa pertanto andrebbe sempre inserita in un programma di esercizio fisico.

Gli atleti che vogliono ottenere prestazioni sempre più efficienti ricorrono alla ginnastica propriocettiva. Anche quando subiscono un trauma possono sottoporsi a un programma di esercizi propriocettivi per “rieducare” i riflessi e ottenere nuovamente un controllo ottimale dell’organismo, sottoponendo l’organismo e la parte anatomica che si vuole rieducare a continue sollecitazioni controllate. Si utilizzano a tale scopo le tavolette instabili (tavolette propriocettive) anche al fine di affinare gesti atletici non corretti e prevenire infortuni: l’esercizio propriocettivo è una stimolazione neuromotoria nella sua totalità. Per la rieducazione propriocettiva si utilizzano solitamente piani instabili, quali le tavolette Freeman.

Indicazioni terapeutiche

La Rieducazione Propriocettiva è una riprogrammazione neuromotoria indicata in caso di:
  • traumi articolari o muscolari (distorsioni, lesioni del collo del piede e del ginocchio, ecc.);

  • riabilitazione ortopedica in caso di intervento chirurgico per l’impianto di protesi agli arti inferiori (anca, ginocchio);

  • lesioni del sistema nervoso periferico;

  • disturbi dell’equilibrio;

  • neuroriabilitazione;